‘Mamma Arrivano i Cinesi!’ Negli Ultimi Cinque Anni Gli Investimenti Cinesi in Italia Sono Arrivati a 7 miliardi di USD

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Negli ultimi dieci anni il fenomeno degli investimenti Cinesi all’estero e’ praticamente esploso. Secondo i più recenti dati UNCTAD lo stock degli Investimenti Diretti Cinesi all’estero e’ passato da 57 miliardi di USD nel 2005 a 613 miliardi di USD nel 2013. Il fenomeno sta interessando soprattutto i Paesi in Via di Sviluppo. Nel 2012 lo stock di IDE Cinesi ammontava a 445 miliardi di USD nei Paesi in Via di Sviluppo e a 73 miliardi di USD nei Paesi Sviluppati (UNCTAD).

In Europa gli investimenti Cinesi sono arrivati soprattutto dopo la crisi. Nel quinquennio tra il 2008 ed il 2012 lo stock di IDE Cinesi nei Paesi UE e’ decuplicato passando da 3.2 a 32 miliardi di USD (UNCTAD).

In Italia il fenomeno di investimenti Cinesi non e’ nuovo. Ciò che e’ nuovo e’ l’entità ed il target degli investimenti. In passato gli investimenti Cinesi in Italia erano greenfield investments rivolti prevalentemente ai settori degli articoli per la casa ed automobilistico, con destinazione geografica preferita la Lombardia (soprattutto Milano), seguita dal Piemonte. A partire dagli anni 2000 si e’ assistito ad un incremento di Mergers and Acquisitions (M&A) in settori tecnologicamente più avanzati. Ne sono esempio l’acquisizione di Benelli da parte di Quianjiang, Meneghetti ed Elba da parte di Haier, e Cifa da parte di Zoomlion.

Come nel resto dell’Europa e’ stato a partire dalla crisi che gli investimenti Cinesi in Italia hanno subito una netta accelerazione. Anche se nel nostro Paese il fenomeno e’ arrivato più tardi che nelle altre grandi economie Europee. Nel 2014 l’Italia ha avuto il più alto flusso di investimenti e progetti Cinesi in Europa. I dati del China Global Investment Tracker della Heritage Foundation e American Enterprise Institute mostrano che dal 2005 al 2014 i grandi investimenti Cinesi in Italia sono stati pari a 6.9 miliardi di USD, la meta’ dei quali nel solo 2014.

Gli investimenti Cinesi in Italia sono soprattutto di natura strategica interessando per oltre i due terzi aziende dei settori dell’energia e della tecnologia. Dei 6.9 miliardi di USD di grandi investimenti Cinesi in Italia nel 2005-2014 meta’ sono avvenuti nel settore energetico ed oltre un terzo nel settore tecnologico.

L’ultimo grande investimento Cinese in Italia e’ avvenuto a Maggio con l’acquisizione del 40% di Ansaldo da parte di Power Construction per un totale di 560 milioni di USD.

Il più grande investimento Cinese in Italia ad oggi e’ avvenuto a Marzo con l’investimento di 2.76 miliardi di USD di SAFE in Eni ed Enel, sempre nel settore energetico.

Altri grandi investimenti Cinesi in Italia sono stati gli 1.3 miliardi di USD di Huawei in Vimpelcom e i 970 milioni di USD di Huawei in Vodafone nel settore delle telecomunicazioni lo scorso anno.

Il crescente interesse degli investitori Cinesi nei confronti delle aziende Italiane e’ senz’altro una buona notizie per la nostra bilancia commerciale. Lo stesso Governo Renzi si e’ mosso per intensificare le relazioni commerciali tra i due Paesi. La visita di Matteo Renzi in Cina a Giugno in Cina lo conferma.

Gli investimenti esteri provenienti da Paesi emergenti sono pero’ guidati da razionalità diverse rispetto agli investimenti provenienti da Paesi Avanzati. Inoltre, le conseguenze che essi hanno sulle aziende controllate e sull’economia di destinazione sono spesso di diversa natura.

Se il trend di crescenti investimenti strategici Cinesi in Italia continuerà a susseguirsi nei prossimi anni, bisognerà valutare quali saranno le implicazioni non solo per le aziende target ma soprattutto per la nostra economia. Ossia, al di la’ dell’afflusso monetario, quali saranno le conseguenze per gli asset materiali ed immateriali delle società acquisite? Quali saranno le conseguenze per i dipendenti in posizioni manageriali e non? Come cambieranno la governance e l’assetto manageriale delle partecipate? Quali saranno le conseguenze in termini di redditività?  Quali saranno le implicazioni per la concorrenza? Avranno tali investimenti delle esternalita’ positive o negative sul territorio?

Grafico: “Gli Investimenti Cinesi nel Mondo, Heritage Foundation e American Enterprise Institute”

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Italy Among the Worst OECD and G20 Economies in Research and Development

Investment in Research and Development in OECD and G20 economies, 2011

Source: OECD, Science, Technology and Industry Scoreboard

Among the 39 OECD and G20 economies, Italy is 31st for Gross domestic expenditure on R&D as percentage of GDP and 30th for Researchers per thousand people employed.

Researchers per thsnd emplmnt_R&Dexp